Che cos’è lo Human Beatboxing?

C’è chi lo odia con tutto il cuore (o le orecchie), chi lo cataloga come un rumore estremamente fastidioso e chi lo ritiene solamente delle “pernacchie”, per giunta insopportabili.
Qualcuno si chiede come possa essere possibile arrivare a fare qualcosa di simile e soprattutto come possa essere saltato alla mente di una persona di provarci, eppure ne rimane affascinato, incuriosito e divertito tuttavia, ne mantiene le distanze continuando a ricoprire il ruolo di sorridente spettatore anche se, timido e un pò vergognato, almeno una volta sa di averci provato in un momento di totale solitudine e intimità. 

Qualcun altro invece lo sente per la prima volta rimanendo ammaliato dalla scoperta e non riuscendo più a pensare ad altro. Intravede qualcosa di misterioso e magico, qualcosa di innovativo fresco e divertente, qualcosa di estremamente piacevole e musicale e se ne innamora perdutamente iniziando a praticarlo, non riuscendo più a smettere per gli anni a venire. 

Lo Human Beatboxing, questa strana disciplina che permette ad una persona qualsiasi di trasformarsi in un vero e proprio strumento musicale, ma che cos’è veramente? Andiamo a scoprirlo insieme in questo piccolo approfondimento.

Potremmo definire il Beatboxing come l’espressione musicale del corpo attraverso l’innovazione dei suoni e la creazione di musica attraverso il solo utilizzo della propria bocca, della gola e il naso e contrariamente alle credenze comuni, rimane essere una forma d’arte in rapida e costante crescita e che oltrepassa i limiti della sola replica di batterie, tamburi, strumenti musicali ed effetti sonori ma è una vera e propria forma primordiale di linguaggio ritmico e dell’arte umana che utilizza il corpo fisico come strumento versatile e ne è l’espressione musicale attraverso il solo utilizzo dello stesso. In poche parole: il punto centrale della comunicazione umana. 

Questo rende il Beatboxing la forma d’arte più organica in assoluto.

Il Beatbox, che tradotto letteralmente è “scatola delle battute” o “scatola dei beat/basi”, prende il suo nome da una delle prime Drum Machine in commercio prodotte dalla Roland: la “Roland TR-808”. Come affermato poc’anzi è una forma di linguaggio o percussione vocale che attraverso il solo utilizzo del proprio apparato respiratorio e della propria voce (comprendendo bocca, lingua, denti, naso, gola, ugola, diaframma e polmoni) permette ad un semplice essere umano di riuscire nella fedele imitazione di suoni di batterie e percussioni (cassa, piatti, cimbali, tamburelli, rullanti e tamburi, tom, congas) ma anche scratch ed altri strumenti musicali (bassi, chitarre, didjeridoo, fiati, ottoni, strumenti a corda e vari synths e strumenti elettronici) e attraverso tre suoni principali (Kick, Hat, Snare) costruire complesse routines e pattern ritmici.

Capita talvolta di fare riferimento al Beatboxing accostandolo genericamente ad altre forme di percussione vocale, come ad esempio la tecnica dello “scat” del Jazz, ma è negli anni ‘80 che il termine “Human Beatbox” viene coniato. Da sempre legato alla scena Hip Hop è infatti spesso considerato come il “quinto elemento” di questa cultura accostandolo all’arte della produzione e insieme agli “elementi sacri” (Writing, Breaking, MCing, Djing e Beatboxing), trovando la sua origine in strada nei ghetti di New York e Los Angeles in un’epoca in cui gli MC avevano bisogno di una base ritmica su cui poter fare dei Freestyle Rap, ma acquistare la strumentazione musicale necessaria era proibitivo ai più a causa dei prezzi esorbitanti degli hardware.  

Ai giorni nostri questa disciplina ha ormai subito una gigantesca evoluzione anche grazie all’avvento di internet, che ha permesso a milioni di appassionati e amatori di tutto il mondo di conoscere e approfondire, di incontrare altri praticanti e dialogare, di scambiarsi opinioni e consigli e di condividere le proprie conoscenze. Tutto questo ha permesso la nascita di veri e propri artisti ed esperti del settore e ha fatto si che i Beatboxer potessero separarsi in parte dalla scena Hip Hop ed essere considerati dei musicisti e degli intrattenitori, non più legati forzatamente al solo mantenimento del tempo per un MC e permettendo agli stessi di dare vita ad uno spettacolo in totale autonomia. 

La costante ricerca di nuovi suoni e sonorità, le infinite possibilità riguardanti il genere musicale proposto e la volontà comune degli artisti di spingersi oltre, oltrepassare o limiti dell’umano e differenziarsi offrendo materiale originale sono il punto focale dell’evoluzione del Beatbox.
Oggigiorno esistono numerose community dedicate ai praticanti di questa disciplina ed avvengono competizioni nazionali in praticamente tutto il globo, esiste addirittura una competizione mondiale e si tengono seguitissimi eventi annuali come la Grand Beatbox Battle o GBB e lo SBX Camp organizzati dal seguitissimo network di SwissBeatbox e che richiamano beatboxer, appassionati e amatori provenienti da tutto il mondo. Un elemento fondamentale è che non c’è Beatbox senza la community, l’aspetto sociale rimane il punto più importante del farlo e i Beatboxer sentono un’innata fratellanza tra di loro tanto da chiamare la community mondiale la World Family.

L’inarrestabile ascesa di quest’arte, passata inaspettatamente dai ghetti ai maggiori palchi internazionali in pochi anni, ha suscitato l’interesse di media, pubblicità, radio, tv e non solo. Linguisti, scienziati e ricercatori di tutto il pianeta stanno tuttora effettuando numerosi esperimenti ed approfondimenti venendo a conoscenza di nuove possibilità e interessanti scoperte. Sono stati effettuati diversi test sul cervello ad esempio, che hanno evidenziato quanto l’apprendimento del Beatboxing sia paragonabile a quello di una lingua o di uno strumento musicale e di come con la pratica diventi un’azione totalmente naturale o quasi. Alcuni programmi che prevedevano l’utilizzo del Beatboxing sono stati presentati all’interno di ricoveri per anziani per combattere la solitudine, altri all’interno di scuole e comunità come pratica anti-bullismo e infine vi sono state altre interazioni con bambini affetti da autismo o problemi di fonetica.
Anche il settore delle tecnologie musicali ha spostato il suo interesse verso questa strabiliante arte, portando la prestigiosa azienda della Roland a presentare sul mercato la prima Loopstation studiata appositamente per lo Human Beatboxer. Non possiamo prevedere dove arriverà il Beatbox in futuro, ma pare che la sua storia sia ancora tutta da scrivere.